Francesco in arte Rice Cipriani

La sua vita musicale nasce da piccolo quando una piccola farfisa ad aria viene tirata fuori dal suo soffitto per chissà qual strano motivo.
Si divertiva a risuonare ad orecchio le canzoni dei cartoni animati.. Poi l’iscrizione alla sezione musicale della Dante Alighieri dove il prof. Rossetti di Perugia gli diede le sue prime lezioni di piano.
Poi, il suonare in chiesa (con organo e chiatarra da autodidatta), gli diede quel tanto per capire come suonare i giri di accordi e capire l’armonia di una canzone. Poi a poco a poco l’arrangiamento dei primi pezzi con scarni risultati, ma per i suoi 14 anni più che soddisfacenti dal momento che tutti i suoi amichetti ascoltavano appassionatamente  “Tempesta”,”Aquila Persa” e “Uccidilo!”. Bei tempi. L’esperienza del palco rock con gli “Zona Pericolosa” e gli “Aracne” gli hanno dato quel tocco di teatralità messa alla prova e ben ridefinita dall’interpretazione di Clopin nel musical “Il tempo delle cattedrali” con la compagnia teatrale “Argento Vivo”. L’incontro con bravi cantanti come Nicola Gialli, Renoir Bellucci, Carla Pucci e gli altri del musical hanno inciso fortemente sul suo stile di canto.
Ma l’avvicinamento ad una tecnica più fine e incisa è avvenuta solo grazie allo stretto legame in armonia con Mia Sonriente. Ora dopo qualche anno di perfezionamento torna ad incidere nuovi brani..